A breve, il 6 giugno per la precisione, inizierà il Ramadan in Marocco come in tutti i paesi musulmani e quest’anno durerà fino al 5 luglio.
Si tratta di un mese molto particolare per i marocchini, sia per quelli praticanti che per quelli solo osservanti dell’Islam, in quanto tutti, indistintamente, seguono il digiuno del Ramadan.
In pratica, dal mattino un’ora prima dell’alba, alla sera, un’ora dopo il tramonto non è possibile mangiare, bere, fumare e fare sesso, cioè non è possibile occuparsi dei propri bisogni materiali, ma solo di quelli spirituali. Dopo il tramonto e fino al mattino successivo, invece, è di nuovo possibile fare tutto. Praticamente si inverte il giorno con la notte, la maggior parte delle persone, infatti, in Marocco, dorme e prega di giorno e vive e lavora di notte.
Ecco perché in questo periodo non è proprio l’ideale fare un viaggio in Marocco, perché si rischia di trovare molti posti da visitare o negozi/ristoranti chiusi durante il giorno e invece parecchia confusione e rumore durante la notte!
Ogni anno poi il mese del Ramadan si sposta di una decina di giorni, perché segue il calendario lunare, invece che quello che seguiamo noi solare.
Quello che mi ha sempre stupito di questo periodo, è che tutti i marocchini fanno effettivamente il digiuno e non bevono, anche se in Marocco in questo periodo è molto caldo, sopratutto al Sud.
Per questo devo dire tanto di cappello alla loro forza di volontà, anche perché c’è da dire che molte persone, facendo magari un lavoro che li obbliga a stare svegli di giorno seguono comunque il digiuno alla lettera. Mi viene a tal proposito, spesso da pensare cosa succederebbe se imponessero una cosa del genere in Italia: sicuramente si cercherebbero mille sotterfugi per evitarlo 😉
Le uniche persone esentate dal digiuno in Marocco sono le donne in gravidanza o che allattano, le persone malate o molto anziane e i bambini fino all’età di circa 13/14 anni.
Il Ramadan, anche detto Digiuno, è uno dei cinque pilastri della religione musulmana e avrebbe lo scopo, a mio parere molto nobile, di purificare il proprio corpo e sentirsi più vicini ai poveri e ai bisognosi, patendo in parte quello che patiscono loro che non hanno i soldi per mangiare.
La parola Ramadan in arabo significa mese caldo, perché inizialmente questo periodo si svolgeva in estate e indicava un mese sacro in cui Maometto avrebbe ricevuto delle rivelazioni dall’Arcangelo Gabriele. Poi, da quando Maometto adottò il calendario lunare, questo periodo cambia di anno in anno. Il digiuno viene interrotto alla sera mangiando dei datteri e bevendo un latte fermentato.
Sicuramente si tratta di un evento interessante e unico, magari da provare a vivere una volta in Marocco. Sì perché ho sempre notato che i musulmani che lo seguono in Italia fanno molta più fatica, anche perché sono contornati da persone non musulmane che non lo seguono e quindi diventa tutto più difficile.
In Marocco, invece, il Ramadan è un periodo particolare, dove di giorno non vedi e non senti volare una mosca e di notte c’è un bel po’ di vita e confusione, dove a fine Ramadan c’è una festa bellissima che si chiama Id-Al-Fitr per festeggiare la fine di questo periodo speciale e la fine dei patimenti. Insomma si tratta di qualcosa di davvero unico.
Quindi, se vi capita di fare una vacanza in Marocco quest’anno, intorno al 5 luglio, vi consiglio di non perdervi questa bellissima festa, ne varrà sicuramente la pena!
Buon Ramadan a tutti!